Maschinelle Übersetzung
9. Juni 2016
Gesundheit, wir geben Stimme und das Gesicht auf das Unsichtbare: "Indifference/Gleichgültigkeit vergiftet unsere Gegenwart "
"Die Gleichgültigkeit eines ganzen Systems und die Ineffizienz von denen , die öffentliche Gesundheit zu verwalten ist das eigentliche Übel unseres Landes".
Dies wurde von Anna D'Amico, Präsident von "Non-Profit - Organisation" Verein Lassen Sie uns Stimme und Gesicht der Unseen ", nach dem Tod stattgefunden Dienstag (7. Juni) von ihrer Freundin Maria Donno, 62 enthüllt.
"A 'Tod nicht mehr - weiter D'Amico - lastet auf dem Gewissen derer , die haben den verzweifelten Schrei von Mary Donno und seine Familie nicht in der Lage gewesen , zu hören. Sie leidet, wie ich, MCS (Multiple Chemical Sensitivity) war ein Teil der großen Gruppe ( ein für alle Mal wollen wir verstehen , dass MCS nicht um eine seltene Krankheit ist) von "unsichtbaren krank" , dass niemand den Griff bekommen will.
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Original
giovedì 9 giugno 2016
Sanità, diamo voce e volto agli invisibili: “l’indifferenza sta facendo morire la nostra presenza”
“L’indifferenza di un intero sistema e l’inefficienza di chi amministra la salute pubblica è il vero male del nostro territorio”.
Lo denuncia Anna D’Amico, Presidente dell’ Associazione Onlus “Diamo Voce e Volto agli Invisibili”, a seguito della scomparsa avvenuta martedì (7 giugno) della sua amica Maria Donno, 62 anni.
“Un’ altra morte – prosegue la D’Amico - pesa sulla coscienza di chi non ha saputo ascoltare l’urlo disperato di Maria Donno e dei suoi familiari. Lei affetta, come me, da MCS (Sensibilità Chimica Multipla) faceva parte della folta schiera (una volta per tutte si voglia comprendere che la MCS non è una malattia rara) di ammalati ‘invisibili’ di cui nessuno si vuole occupare. Aveva trovato sostegno e cure presso il Centro IMID di Campi Salentina (Lecce) dove, come tantissimi altri ammalati, aveva potuto affrontare e curare la propria malattia. Dopo la chiusura di quel centro, a seguito della ignobile e ancora impunita campagna denigratoria scatenata dall’Ordine dei Medici di Lecce, è stata abbandonata al suo destino, riducendosi pelle e ossa. E’ bene sapere che, oggi, come Maria, tanti altri ammalati versano in situazioni critiche, costretti, senza alcun riferimento istituzionale, a far fronte ad ingenti spese, il più delle volte impossibili da sostenere tanto in termini economici quanto in termini di personale impegno fisico (viaggi, trasferte, alloggiamenti impropri, fatica fisica). Maria era arrivata a pesare poco meno di 30 chili ed era ormai priva di forze anche perché incapace di alimentarsi e impossibilitata ad assumere farmaci per gravi reazioni di intolleranza”.
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